venerdì 29 settembre 2017

Parte il progetto culturale Castelli d'Europa

 
Ecco il gruppo ristretto di lavoro alla guida dell'ambizioso progetto culturale "Castelli d'Europa": il conte avvocato Cesare Vernarecci di Fossombrone d'Angiò della Verna, il dott. Edoardo Algenti, il prof. Silvio Bolognini (presidente del comitato scientifico di AE), l'architetto prof. Marco Marinacci ed il barone dott. Roberto Jonghi Lavarini (vice presidente pro tempore consiglio di reggenza di AE). Su indicazione del presidente pro tempore della associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea, conte Ezra Annibale Foscari Widmann Rezzonico, ed il benestare sia del Comitato d'Onore che del Consiglio di Reggenza, i cinque coordinatori di Castelli d'Europa, saranno affiancati, nel loro lavoro, sia dal Comitato Scientifico Culturale (formato solo da docenti universitari) che da una apposita Commissione Tecnica, composta da professionisti, imprenditori e proprietari di dimore storiche, fra questi il conte dott. Alessandro Calvi di Bergolo ed il nobile Ambrogio Carissimo Oltrona Visconti. Ad occuparsi della Comunicazione e dell'Ufficio Stampa sarà la giornalista e PR contessa Francesca Lovatelli Caetani (dei principi di Teano, duchi di Sermoneta e marchesi di Cisterna). Direttore Artistico degli eventi (concerti, spettacoli, concorsi e sfilate di moda) sarà il maestro Klaus, ovvero il conte Claudio Savoldi Bellavitis d'Urcei, artista e intrattenitore, musicista jaaz di fama internazionale.
 
 

Convegno a Milano: Aristocrazia Europea presenta il progetto Castelli d'Europa.

 
Grande successo e interesse per il progetto Castelli d'Europa che, riprendendo le idee e le proposte assocatelli di ASPESI, è stato presentato ieri sera a Milano. Obbiettivo è sostenere lo sviluppo culturale, immobiliare, economico e turistico delle oltre 5000 dimore storiche italiane che rappresentano quasi il 50% del patrimonio europeo. Ripresi i contatti con le istituzioni  (Ministero dei Beni Culturali, Regioni Lombardia e Liguria), con il Touring Club Italiano e con i possibili investitori stranieri interessati alla operazione, Castelli d'Italia intende creare nuove sinergie, collaborando innanzitutto con la storica associazione nazionale ADSI. Il progetto sarà curato dal serissimo comitato scientifico (culturale e tecnico), composto solo da docenti universitari, della autorevole associazione internazionale Aristocrazia Europea. 

Tale organismo sarà presieduto dal professore e manager milanese Silvio  Bolognini, coadiuvato nella organizzazione da Roberto Jonghi Lavarini e, nella comunicazione, dalla giornalista e PR Francesca Lovatelli Caetani. Al dibattito sono intervenuti: Alessandro Calvi di Bergolo  (proprietario del castello di Piovera), il prof Roberto Comneno d'Otranto  (università Bicocca di Milano), il prof. Gianfranco Benedetto  (università LIUC di Castellanza), il prof Riccardo Puglisi  (università di Pavia), Edoardo Algenti  (esperto di economia e finanza) ed il presidente nazionale di ASPESI, avvocato Federico Filippo Oriana. 

Fra il centinaio di intervenuti, proprietari di immobili storici e operatori culturali e dei settori economici affini,  Elena Manzoni di Chiosca e Poggiolo,  Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri, Cesare Vernarecci di Fossombrone d'Angiò della Verna e Claudio Savoldi Bellavitis d'Urcei.



Dimore storiche consigliate

Castello di Chiavari

Castello di Chiavari - ASSOCASTELLI
 
Costruito a partire dall’anno 1146 sul colle dominante la cittadella di Clavari. Nel 1172 subì l’assedio di Opizzino Spinola e nel 1278 cadde nelle mani di Moruello Malaspina e Alberto Fieschi. Dal 1993 è di proprietà della famiglia Campagnoli.
 

Castello di Gabiano

       Castello di Gabiano - ASSOCASTELLI
 
E’ tra i più antichi e imponenti di tutto il Monferrato, citato già nel VIII secolo. E’ passato attraverso la proprietà dei Montiglio, dei Gonzaga fino al Duca Ferdinando di Mantova il quale, nel 1622, lo cedette ad Agostino Durazzo Pallavicini concedendogli il titolo di Marchese di Gabiano. Il restauro del castello è iniziato nel 1908 dal Marchese Giacomo Durazzo Pallavicini e verrà portato a compimento nel 1935 dalla Marchesa Matilde Durazzo Pallavicini dei Principi Giustiniani. Attualmente è di proprietà di Giacomo Cattaneo Adorno. Nel castello è presente il labirinto progettato dall’architetto Lamberto Cusani negli anni ’30. I Marchesi Cattaneo Adorno sono impegnati nella produzione vitivinicola con una azienda che si estende per 260 ettari (di cui 20 destinati a vigneto).
 

Castello di Montesegale

       Castello di Montesegale - ASSOCASTELLI
 
L’8 agosto 1164 Federico Barbarossa istituiva il feudo che nel 1311 passò alla famiglia Gambarana, che presero il titolo di signori di Montesegale. Nel 1412 Bonifacio Cane detto Facino assediò Pavia e confermò ai Gambarana il feudo di Montesegale, ma in seguito Francesco Bussone detto il Carmagnola riuscì a portare tutte le città pavesi sotto il governo di Giovanni Maria Visconti. Nel 1416 il Duca confiscò il castello. Il 4 luglio 1432 Paolo Serratico ebbe il feudo di Montesegale. Il 22 aprile 1451 il conte Ottino Gambarana, figlio di Guido,  ottenne dal Duca Sforza la restituzione del suo feudo. Il 30 agosto 1646 fu investito del feudo il Conte Gerolamo Gambarana. Alla fine del ‘800 è di proprietà della famiglia Belcredi e poi dal 1918 della famiglia Gambarotta. Dal 1971 il castello è di proprietà della famiglia Jannuzzelli.

Castello di Morsasco

       Castello di Morsasco - ASSOCASTELLI
I
l castello è citato dal XIII secolo, appartenne alle famiglie Del Bosco e poi ai Malaspina. Nel 1527 Violante Malaspina lo portò in dote al conte Giovanni Battista Londron. Alla fine del ‘500 passo ai Gonzaga e successivamente acquistato da Barnaba Centurione Scotto. Nel 1921 fu acquistato dal principe Domenico Pallavicino. La cappella interna è dedicata a Santa Caterina da Siena (patrona dei principi Centurione Scotto). Di grande bellezza la sala della pallacorda. Attualmente è di proprietà dell’architetto Aldo Cichero.

Castello di Piovera

       Castello di Piovera - ASSOCASTELLI
 
Nasce come fortezza di difesa nel secolo XIV. L’originaria proprietà dei Visconti, passò ai Mandelli, agli Sforza, ai Gallarati e di nuovo ai Visconti. Dal 1500 andò al colonnello Don Alvaro De Sanez insieme al titolo marchionale. Quindi a Don Carlo Omodeo e infine al nobile genovese Francesco Maria Balbi che ne otteneva l’investitura come ultimo feudatario da Amedeo III di Savoia nel 1651. Gli ultimi eredi, le famiglie D’Oria e Odelscalchi, lo cedetterò all’attuale proprietario Niccolo’ Calvi di Bergolo alla fine degli anni ’60.

Castello di Piossasco

Castello di Piossasco - ASSOCASTELLI
 
Il castello dei “Nove Merli” si trova nel comune di Piossasco (Torino). Risale al XV secolo e fu costruito come presidio militare. Tra i proprietari le famiglie De Feys e De Rossi. La famiglia proprietaria, i Conti di Piossasco, si ramificò dando origine a nove linee genealogiche tra le quali i Piossasco De Folgore (da cio’ il nome del castello). Dal 1834 diventa di proprietà del conte Luigi Piossasco None, sua figlia Gabriella Delfina ultima discendente della famiglia, lo abitò fino al 1933. Attualmente è di proprietà della famiglia Talaia.

Castello di Rivara

Castello di Rivara - ASSOCASTELLI
 
Il Castello è situato a Rivara, nei pressi di torino. Fu edificato nel XII secolo dai Conti di Valperga. Nell’800 è stato oggetto di una rivisitazione da parte dell’architetto D’Andrade. Dal 1985 è stato acquisito dalla famiglia Paludetto (Franz e Davide Paludetto lo hanno trasformato in un centro di arte contemporanea).
 

Castello di Vettignè

       Castello di Vettignè - ASSOCASTELLI
 
Il castello è ubicato in località Vettignè, nel territorio del Comune di Santhià (Vercelli). Fu edificato dalla famiglia Vialardi di Verrone, Nel ‘500 passò alla famiglia Dal Pozzo. L’ultima discendente della famiglia Maria Vittoria Carlotta Dal Pozzo, principessa della Cisterna, sposò Amedeo di Savoia che fu Re di Spagna. Gli eredi di Amedeo di Savoia vendettero il castello alla fine degli anni ’40. Attualmente è di proprietà della famiglia Radini. 
 

Castello Dentice di Frasso

       Castello Dentice di Frasso - ASSOCASTELLI
 
Il Castello Dentice di Frasso si trova a San Vito dei Normanni, nei pressi di Brindisi. Fino al XV secolo il castello fu di proprietà della famiglia Sambiase, poi passo agli Orsini Del Balzo, a Federico I d’Aragona, poi alla famiglia Palagano, al principe Giovanni Antonio Albrizio di Avetrana, al Barone Ottavio Serra, al principe Giuseppe Marchese Belprato che si sposo con Maria Francesca Caracciolo e quindi ai principi Dentice di Frasso. Alla fine dell’800 ha subito un restauro realizzato dall’architetto Gaetano Marchietz di Lecce. 
 

 Badia di Morrona

Badia di Morrona - ASSOCASTELLI

Si trova a Terriciola, nei pressi di Pisa ed è stata fondata dal Conte Uguccione nel 1089. Nel 1939 venne acquistata da Italo Gaslini Alberti, passò al figlio Egidio e ora ai figli di quest’ultimo, i fratelli Filippo Gaslini Alberti e Alessandra Gaslini Alberti Serra Cervetti. La famiglia discende da Leon Battista Alberti. Al complesso è annessa l’azienda vinicola che produce il Felciaio (vermentino), la Suvera, Sodi Paretaio (chianti), Canigiaio (chianti), Taneto, N’Antia, Vigna Alta (sangiovese) e Vin Santo.
 
Colle Alberti

Colle Alberti - ASSOCASTELLI

La tenuta si trova a Cerreto Guidi, in provincia di Firenze, ed esiste sin dall’anno 1100 come possedimento della famiglia Alberti. Nella seconda metà del ‘500 Colle Alberti diviene di proprietà della famiglia Strozzi di Firenze. Agli inizi dell’800 viene acquistata da Don Giuseppe Perez Quintero di Cadice e dopo circa venti anni passa alla società Sappa attiva nel settore della seta, da li, in via ereditaria fino alla famiglia Ferrari Ardicini, attuali proprietari. Attualmente si sviluppa su una estensione di circa 400 ettari ed è attiva nella produzione di vino chianti e olio extravergine d’oliva.


Villa Ottolenghi Wedekind

 
Villa Ottolenghi Wedekind - ASSOCASTELLI
La Villa si trova ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria. Nel 1920 il conte Arturo Ottolenghi e la moglie Herta von Wedekind zu Horst affidarono la progettazione della villa a Federico D’amato e successivamente a Marcello Piacentini. Herta era figlia di Paolo Wedekind, console tedesco e presidente della Siap Società Italoamericana del Petrolio (che successivamente diventerà la Esso). Palazzo Wedekind a Roma è l’attuale sede del quotidiano Il Tempo. Il conte Arturo apparteneva invece ad una ricca famiglia ebrea. Successivamente alla loro scomparsa sarà il figlio Astolfo ad occuparsi della proprietà. Dal 2006 Villa Ottolenghi Wedekind è di proprietà di Vittorio Invernizzi (imprenditore proprietario delle fonti e terme di Lurisia).

 


Castello Casamassella - Uggiano Chiesa (Lecce)
Castello Dal Pozzo d'Annone - Oleggio Castello (Novara)
Castello Dentice di Frasso - San Vito Normanni (Brindisi)
Castello Filo della Torre - Torre Santa Susanna (Brindisi)
Castello Nove Merli - Piossasco (Torino)
Castello Rocca Grimalda - Rocca Grimalda (Alessandria)
Castello Ronciglione - Ronciglione (Viterbo)
Castello Tagliolo - Tagliolo Monferrato (Alessandria)
Villa Capricci Merion - Tuoro Trasimeno (Perugia)
Villa Cardellini - Savigliano (Cuneo)
Villa La Viola - Lecce
Villa Lazzareschi - Capannori (Lucca)
Villa Torre Ferrantina - Lecce